Il mio cane non dorme, cosa devo fare? I consigli di Ald...

2023-01-05 18:11:11 By : Mr. Morgan MO

Come il gioco, anche il dormire per il cane è una delle attività primarie di sopravvivenza. Nei primi mesi di vita il cucciolo è legato ai ritmi delle interazioni con la madre e con i fratellini, e il sonno è fra i bisogni fisiologici che si modellano naturalmente su queste condizioni primarie. Questo purtroppo quasi sempre non prosegue quando il cucciolo arriva nel gruppo-famiglia umano. Nel nuovo contesto in cui si ritrova non ha spazi e oggetti suoi: dobbiamo darglieli noi ma spesso non sappiamo come fare. Altro errore che spesso commettiamo è ritenere che il cane debba adeguarsi ai nostri ritmi e stili di vita, che possa dormire come noi, negli stessi orari, insomma "quando è utile a noi".

"Appena ci svegliamo lo portiamo fuori frettolosamente e poi lo si lascia in casa a dormire, perché giustamente dobbiamo andare a lavorare. Nessuna sorpresa poi se il cane si annoia o diventa irrequieto - spiega Aldo La Spina nel suo nuovo libro "Manuale di rieducazione comportamentale cinofila" (Edizioni Lswr) - Si rientra per pranzo, lo si porta fuori e dopo lo si lascia ancora a casa a dormire! Si rientra la sera e dopo averlo portato fuori e cenato si pretende che stia subito calmo e vada a dormire, quando invece è tutto eccitato perché finalmente abbiamo fatto qualcosa con lui."

Occorre partire dalla cuccia e distinguerne tre. "È importante che la "cuccia" non sia unica, ma progettata per le diverse scansioni della giornata con le relative necessità, e che sia fatta dunque di materiali diversi e di diverse dimensioni":

• Fissa per la notte (letto): è di grandi dimensioni, fatta di un materasso o di vasca di plastica con cuscino, o di un cuscinone;

• Trasportabile per il giorno (poltrona): di medie dimensioni, è pratica per essere spostata in giro nei differenti ambienti della casa. Per esempio un tappeto, una coperta, un copridivano o copripoltrona ripiegato senza frange, un materassino;

• Portatile per il giorno o gli spostamenti (sedia): di piccole dimensioni, per esempio un tappetino, un asciugamano di spugna, una copertina.

• Togliere le attenzioni gratuite al cane per ridarle poi quando sarà in "cuccia".

• Disturbare il cane fisicamente, aiutandosi anche con oggetti, quando si sdraia fuori dalla "cuccia": spostare sedie, aprire antine dei mobili, urtarlo. (Attenzione: è un elemento molto delicato, la guida del professionista è assolutamente indispensabile.)

• È importante eseguire tutte le azioni con disinvoltura, senza mai guardare il cane, proprio come se non esistesse! Per esempio, come quando di notte si incespica al buio nel cane!

• Mettere ostacoli e oggetti dove il cane si posizionava abitualmente: sotto il tavolo, sotto o sopra i letti, divani.

• Chiudere l'accesso a quei locali dove il cane si può recare per dormire; farlo senza essere visti.

• Togliere tutti i tappeti possibili per almeno 15 giorni. Se i pavimenti sono rivestiti di moquette, utilizzare per la "cuccia" una superficie differente (per esempio, copridivano o altro tessuto a lui noto).

• Quando il cane va finalmente "a cuccia", si deve premiare la risposta ma solo dopo qualche secondo. L'obiettivo è di riuscire a ricompensare l'azione di rimanere a cuccia, non quella di andarci.

• Aumentare gradualmente gli intervalli di ricompensa, che devono poi diventare anche irregolari.

• Utilizzare come ricompensa un bocconcino preso dalla sua razione alimentare giornaliera. Nel tempo sarà seguito anche da una breve carezza (con il significato di "Bravo" e non di "Ti voglio bene" ovvero un contatto non eccitante).

• Evitare assolutamente di mandare o invitare il cane "a cuccia" e/o di rimproverarlo.

• non spostare la "cuccia" in presenza del cane;

• lavarla solo il minimo indispensabile;

• non profumarla con deodoranti né lavarla con detersivi profumati;

• non posizionarla su superfici o in posizioni scivolose.